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giovedì 4 marzo 2010

Beyond the sea. Radiodervish


Questo è un disco Necessario. Urgente.
Un ponte immaginario sul Mediterraneo, e oltre... Uno slancio in sorvolo vede una spilla da balia cucire in bilico terre lontane tra loro: dal porto di Bari fino a condurre le trame del tessuto in una Gerusalemme che attraverso le note possiamo immaginare pacificata.
Poetica e musica sono affidate al suono della lingua. Delle lingue. Non è la Babele dei racconti che hanno popolato l’infanzia delle lezioni di catechismo. E’ la Babele dell’incontro, del confronto e dell’arricchimento reciproco. Una Babele di lingue che trova nelle differenze, l’unicità. Armonia pura.
Collante magico, lo strumento-voce che il fato, la natura, dio o chi per lui, ha donato a Nabil.
Vi è musica che ancor prima delle orecchie, colpisce la pancia: entra dall’ombelico per svettare in un paio d’ ali. Perchè la musica talvolta, sa dimostrare con certezza che l’uomo può possedere un paio d’ali.
(Mchafuko)

Beyond The Sea. Radiodervish
(Produzioni Il Manifesto)

1. Beyond the Sea
2. Jonas
3. Les Lions
4. You are my world
5. City Lights
6. Tancredi e Clorinda
7. Ainaki
8. Deep Blue
9. Sea Horses

www.radiodervish.com

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